Catania, è qui la festa. 4 meraviglie, partita senza storia

 Catania, è qui la festa. 4 meraviglie, partita senza storia

Al Massimino si vive il party delle meraviglie. Il Castrovillari resiste solo un tempo, nella ripresa Sarao, Jefferson e Sarno (doppietta) strappano il successo e consolidano il primato. I rossazzurri viaggiano spediti a punteggio pieno e oggi costituiscono squadra difficilmente battibile in serie D.

Il primo tempo è decisamente equilibrato con i calabresi ben organizzati e abili nelle ripartenze: al 15′ Bonofiglio si presenta indisturbato al cospetto di Bethers ma il portiere gli ruba il tempo e salva il risultato. La partita non offre spunti, condotta lentamente dal Catania che fatica a trovare corridoi per liberare l’uomo e battere a rete. Si sprecano i calci piazzati, con Lodi che prova da tutte le posizioni ma senza sostanza. Solo al 30′ il Catania riesce a trovare un varco dopo un’azione caotica, Lorenzini si ritrova la palla sul destro e calcia con sicurezza ma il palo gli nega la gioia.

Il Catania del secondo tempo è tutta un’altra musica. Corre il minuto 52 quando Sarao calcia una palla velenosa, Caruso sbaglia il tempo e non coglie il rimbalzo. Pallone in busta e gara sbloccata. È il primo dei 4 botti che il Catania regalerà ai tifosi. Ferraro, nel frattempo, mette dentro Palermo, Jefferson e Sarno, e proprio gli ultimi due si riveleranno decisivi. Al 61′ Sarno raccoglie un calcio d’angolo proveniente dalla sinistra, spizzata millimetrica e palla in rete alla sinistra del portiere calabrese. Il Catania mette le ali e comincia a giocare “di prima” con fraseggi raffinati, per il Castrovillari si fa dura. Al 71′ arriva il terzo gol: Forchignone cade in area dopo l’abbraccio prolungato di un difensore, dal dischetto Jefferson realizza con freddezza. Trascorrono solo 3 minuti e il Catania fa poker: Rapisarda mette una palla in mezzo dalla destra e Sarno buca il portiere calabrese. Al Massimino si consuma una festa d’altri tempi.

Una gara strana, per certi versi, con il Catania poco incisivo nel primo tempo e scatenato nella ripresa. Ferraro guida una fuoriserie che corre veloce e macina chilometri, impossibile oggi contenerla. È il tempo di Ross Pelligra e della sua creatura, a Catania si torna a sorridere.

 

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