Catania, la vittoria col cuore di Ciccio Rapisarda
È la vittoria del cuore e del carattere. Il Catania non vive un grande momento di lucidità (nel calcio queste cose accadono) ma possiede un’eccezionale mentalità vincente. Col Real Aversa un successo fatto di sacrificio e sofferenza. Che produce enorme piacere.
Ferraro opera una piccola rivoluzione in attacco, schierando il tridente Forchignone-Jefferson-De Luca con Sarno e Sarao in panchina. A centrocampo, fuori Rizzo per un attacco influenzale tocca a Palermo. Confermata la linea difensiva, con Rapisarda, Somma, Lorenzini e Castellini. Il Catania parte di slancio e al 7° minuto sfiora il goal, con Forchignone che mette al centro un cross per Jefferson, spizzata di testa e pallone fuori di poco. Il Real Aversa non recita il ruolo del convitato di pietra e ci prova con un inserimento centrale di Gassama, palla che accarezza il palo alla sinistra di Bethers. Al 18° occasione appetitosa con Jefferson che colpisce a botta sicura, ma Russo respinge con prontezza e Forchignone trova solo una selva di gambe per una deviazione in angolo.
Dopo questa fase la partita perde di intensità e i rossazzurri faticano a costruire trame offensive efficaci, con gli ospiti pericolosi in due circostanze. Al 40° De Luca sfonda sulla sinistra ma viene placcato da Nespoli che, già ammonito, guadagna la via degli spogliatoi in largo anticipo. Non avviene altro e si va all’intervallo senza sussulti e con qualche perplessità.
Nella ripresa Ferraro opera subito dei cambi, inserendo Russotto per Forchignone e Boccia per Somma, con Castellini collocato al centro della difesa insieme a Lorenzini. I rossazzurri ripartono con fame e ardore per sbloccare velocemente la partita. Corre il minuto 52 quando Lodi innesca Rapisarda, propulsione micidiale dell’esterno con botta al volo da ottima posizione, il portiere campano però ci arriva. Al 58° il Catania passa: punizione dalla trequarti, palla che filtra in area incocciando accidentalmente le gambe di Jefferson, Rapisarda sfrutta voracemente il rimbalzo e colpisce con freddezza. Il Real Aversa non si smonta e, pur con un uomo in meno, mette in difficoltà la retroguardia rossazzurra in un paio di circostanze: al 69° Bethers salva il risultato su incontro ravvicinato con Gassama, che sugli sviluppi della stessa azione ci riprova, calciando però alto da ottima posizione. Azione da brividi per i tifosi etnei. Il mister mette dentro anche Sarno, al posto di De Luca, Bani subentra a Palermo a centrocampo. All’89° il Real Aversa brucia un’altra bella occasione per centrare il pareggio: in ripartenza Passariello prova a sorprendere Bethers dal limite dell’area di rigore, la palla supera la traversa tra il comune sospiro di sollievo. Trascorrono 5 minuti di recupero e il direttore di gara segna la fine con il triplice fischio.
Oggi il catanese Ciccio Rapisarda regala una grande gioia alla sua città con un colpo di artiglio da rapace dell’area di rigore. Gol da attaccante puro, che toglie dagli affanni una squadra in evidente difficoltà in fase di costruzione. Alcuni uomini avvertono una flessione fisiologica dopo un girone d’andata giocato sino all’ultimo respiro. È più un calo fisico che di tensione e concentrazione. Che però non frena la squadra, mantenendola costante nella sua feroce fame di successo. Piaccia o meno è proprio quello che deve fare il Catania: superare gli ostacoli impertinenti della categoria e tenere saldi i nervi. L’obiettivo si avvicina a grandi falcate. Manca poco davvero e la gente del Catania ci crede ciecamente.