Battuto il Trapani, il Catania lotta e vince
Nell’ultima di campionato il Catania batte il Trapani e chiude l’anno a quota 42. È un traguardo di enorme valore per i ragazzi di Ferraro, che oggi non hanno risparmiato il batticuore ai diecimila tifosi presenti al Massimino.
Partita dal doppio volto, col Trapani in vantaggio al 32° del primo tempo per il calcio di rigore concesso dall’arbitro per fallo di Lorenzini su Marigosu. Dal dischetto Kosovan è implacabile. I rossazzurri però ripartono con piglio e buone geometrie e al 40° si consuma il giallo del gol non assegnato: Jefferson batte a rete al centro dell’area, pallone salvato sulla linea da Gonzalez, sulla respinta Jefferson ci prova ancora e il difensore granata, questa volta chiaramente all’interno della porta, salva alla disperata. Arbitro e assistente di linea non si accorgono che il pallone è entrato in rete e negano il gol al Catania. Il Massimino schiuma rabbia e per un paio di minuti le proteste sono vibranti. Si va negli spogliatoi col Catania sotto di un gol.
Nella ripresa i rossazzurri ripartono con cattiveria per recuperare il risultato e trovano subito il pareggio. Corre il minuto 48 quando Rapisarda allarga sulla destra per Sarno che serve Palermo in area, colpo di testa e palla in busta. Si ricomincia. Trascorrono solo due minuti e il Catania passa ancora: Lubishtani dal fondo mette al centro per De Luca, spalle alla porta la punta regala un invito appetitoso a Forchignone, controllo del giovane rossazzurro e palla che finisce a Rizzo per un piattone facile facile.
È il gol del successo e della consacrazione per gli uomini di Ferraro, che soffrono, lottano e portano a casa un successo prezioso. Si chiude il girone di andata con 10 punti di distacco da Locri e Lamezia, ambedue vincenti in questa giornata. Oggi contava vincere e cancellare il brutto ricordo della sconfitta di Castellabate. “Così è, se vi pare” diceva qualcuno. Ci rivediamo l’8 gennaio per proseguire l’avventura che deve portarci lontano.