Malamovida a Catania, le proposte di Assoesercenti: “Divieto di asporto di alcol e numero breve per segnalazioni urgenti”

 Malamovida a Catania, le proposte di Assoesercenti: “Divieto di asporto di alcol e numero breve per segnalazioni urgenti”

L’episodio della maxirissa in Piazza Scammacca, che nei giorni scorsi ha coinvolto numerosi giovani, è solo l’ultimo di una serie di eventi violenti che si verificano al centro di Catania. Convocata assieme ad altre associazioni di categoria in Prefettura, ieri pomeriggio, Assoesercenti tramite il suo presidente regionale Salvo Politino, contro la cosiddetta “mala movida”, ha presentato alcune proposte. Tra le questioni sollevate dal quella riguardante gli orari.

“Si deve tentare di anticipare i tempi della movida – ha dichiarato Politino – imponendo a tutti i locali, di qualsiasi genere, di rispettare l’orario di chiusura, pena multe salate. Inoltre si deve impedire l’asporto di alcol, con ogni mezzo. Si consumi ai tavoli o in piedi, ma non fuori dal perimetro dell’esercizio”. E a proposito delle bevande alcoliche, il presidente Assoesercenti ha aggiunto: “Si deve vietare ai minimarket di fare da fornitori di bevande alcoliche che vengono consumate nelle piazze (e i minorenni sono degli specialisti in materia) bloccandone la vendita, a chiunque, dalle 19 in poi”.

Altro aspetto di fondamentale importanza riguarda la sicurezza sul territorio, appunto, dopo quegli episodi aberranti che si sono verificati. “Le piazze e le strade della movida – ha proseguito Politino – devono essere presidiate, e non simbolicamente, da vigili e forze dell’ordine. Dopo l’orario di chiusura, piazze e strade si lavano energicamente e tutti a casa! Il Comune, intanto, istituisca un numero breve per le segnalazioni urgenti dei cittadini”.

Sul fronte dei pubblici esercizi, Politino ha precisato: “Bisogna istallare delle pedane per individuare se l’effettivo utilizzo del suolo pubblico corrisponde a quello concesso dal Comune e nel contempo occorre verificare se sussista l’esercizio abusivo dell’attività di somministrazione da parte di soggetti che non ne possiedono i requisiti. Queste sono soltanto alcune proposte, dalle quali si può cominciare – ha concluso – nell’intento di fare ordine nel cuore della città, dove esistono tanti locali caratteristici e dove vi si recano turisti e cittadini che, inconsapevolmente, possono essere vittima della follia di qualcuno”.

 

 

 

 

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