Aggressione in carcere: detenuto violento si scaglia contro la Polizia Penitenziaria

 Aggressione in carcere: detenuto violento si scaglia contro la Polizia Penitenziaria

Ancora un’aggressione in carcere, ai danni di agenti della Polizia Penitenziaria. Questa volta è accaduto all’interno della casa di reclusione di Noto, quando – ieri pomeriggio – due ispettori e ad un assistente capo colpiti con calci e pugni. L’aggressione è un detenuto siciliano, non nuovo ad episodi di questo tipo. Secondo il coordinatore provinciale della Cgil Polizia Penitenziaria di Siracusa, Giuseppe Argentino, l’uomo avrebbe al suo attivo oltre 100 aggressioni.
“Un detenuto violento in un istituto penitenziario di media sicurezza. E’ una circostanza strana”, commenta lo stesso sindacalista. “La casa di reclusione di Noto è una casa di lavoro, per cui di solito sono ristretti detenuti che intendono lavorare”, spiega prima di chiedere “un cambio di rotta”. Per il sindacato, la Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri italiane si sente “abbandonata a sè stessa”, alla mercè di detenuti violenti e aggressivi che individuano negli agenti i loro obiettivi.

Sull’accaduto è intervenuto anche Mirko Manna, della Fp Cgil polizia penitenziaria nazionale. “Non ci sono motivazioni da ricercare. Semplicemente – dice Manna – i problemi delle carceri che sono stati affrontati con finte politiche di garanzia per la popolazione detenuta stanno semplicemente presentando il conto e a pagarlo è solo ed esclusivamente il corpo di polizia penitenziaria. Ci ritroviamo con un Carlo Nordio ministro della Giustizia finto garantista e un Giovanni Russo capo dell’amministrazione penitenziaria e finto capo della polizia penitenziaria che se ne guardano bene da qualsiasi confronto con i sindacati. Invitiamo tutto il personale di polizia penitenziaria a evitare almeno di farsi dei selfie con questi personaggi”.

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