Catania, eletti i presidenti di commissione: bagarre nelle opposizioni

 Catania, eletti i presidenti di commissione: bagarre nelle opposizioni

“Finalmente si è giunti a completare l’arco istituzionale del Comune di Catania”. E’ il commento del  presidente del consiglio comunale di Catania, Sebi Anastasi, che interviene dopo l’elezione, a scrutinio segreto, dei presidenti delle 11 commissioni consiliari. Evidenziando come il ritardo non sia dovuto agli esponenti politici ma a necessità e obblighi burocratici. “L’attività del consiglio era già iniziata sin dall’estate – dice Anastasi – ma è chiaro che il lavoro in Commissione è utile alla città, a sviscerare alcune tematiche importanti”.

La scelta dei presidenti delle commissioni non è stata proprio indolore, né all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Trantino – che poi ha trovato la quadra – ma, soprattutto, nelle file della minoranza composta da Pd e Movimento 5 Stelle.

L’elezione della pentastellata Gianina Ciancio come presidente della quarta commissione, mentre il Pd è rimasto a bocca asciutta – pur potendo contare sul doppio dei seggi in aula – non è piaciuta ai democratici. Che hanno accusato i colleghi di aver trovato accordi e di aver creato una commissione ad hoc proprio per la Ciancio. “Per inscenare un’apertura all’opposizione è stato necessario istituire una nuova commissione, l’undicesima. Servita solo per invitare a tavola i 5 stelle e ottenere in cambio da loro voti e sostegno in molte altre commissioni – sostengono i democratici. Ma Ciancio getta acqua sul fioco e ringrazia i colleghi. “Ringrazio i componenti della commissione – commenta l’esponente del M5S  – e le forze di maggioranza che, senza accordi sottobanco e in piena trasparenza, hanno deciso di dare questo importante segnale alla città. La presenza delle opposizioni anche tra i presidenti di commissione è una cosa sana, che fa bene alla democrazia e alle istituzioni. Questa elezione fa ben sperare, per il futuro, in una leale collaborazione”.

“Rivendico la scelta delle 11 commissioni – sottolinea il presidente Anastasi – al di là di ogni strumentalizzazione sterile. Servirà per affrontare alcuni importanti argomenti – conclude Anastasi. Molte tematiche, precedentemente, erano accorpate,, mentre adesso tematiche importanti hanno ricevuto la dovuta attenzione”.

 

 

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