Sigonella INN: la sfida di 12 lavoratori per gestire il bene confiscato alla mafia
Sono in dodici, il più giovane di loro ha 40 anni e due anni fa hanno fondato una cooperativa che adesso attende l’ultimo via libera per prendere possesso di un bene confiscato alla mafia. Si tratta delle lavoratrici e dei lavoratori dello storico Sigonella Inn, l’hotel che dal 2016 è gestito dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati. Gli aspiranti proprietari in questi anni hanno continuato a lavorare, ciascuno con le proprie mansioni precedenti al sequestro e dunque strettamente legate al settore turismo (dal cuoco all’ amministrativo, dall’addetto alla reception al responsabile dell’organizzazione) contribuendo direttamente alla sostegno dell’attività.
Manca solo l’ultimo tassello: l’approvazione del progetto da parte dell’Agenzia; progetto dotato, come vogliono le regole, di Piano industriale, innovazioni per i servizi futuri e garanzie per l’occupazione.
Al loro percorso, la Filcams Cgil di Catania-Caltagirone ha dedicato l’assemblea sindacale tenutasi al Sigonella Inn in presenza del responsabile nazionale per la Legalità della CGIL, Emilio Miceli.
Come sottolineato dal segretario generale della Filcams, Davide Foti, “Oramai da tre anni coltiviamo insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori un sogno di legalità. Siamo al fianco di queste persone che non si rassegnano e siamo a loro completa disposizione, anche collaborando insieme con Lega delle Cooperative. Adesso il nostro obiettivo è agevolare un percorso certamente difficile ma di elevata motivazione sociale e umana oltre che sindacale. La presenza di Emilio Miceli a questa assemblea è la prova dell’interesse della Cgil a progetti importanti come quello del rilancio del Sigonella Inn. Negli anni scorsi la Cgil ha vinto un’altra storica battaglia di recupero di un bene confiscato che ha poi dato vita alla nuova GeoTrans.Tante sono state le insidie in avventure come queste e probabilmente molte altre ce ne saranno in futuro, ma ora restiamo in attesa di buone notizie che attestino la fiducia dello Stato”.
Aggiunge Giuseppe Celeste, lavoratore e presidente della cooperativa : “In dodici colleghi abbiamo costituito la coop per la gestione dell’albergo; abbiamo iniziato a camminare, anzi a correre a perdifiato, per presentare nei tempi utili un piano industriale all’Agenzia. Speriamo adesso che a breve ci consegnino le chiavi della struttura per dare il via ai nostri lavori e al nostro sogno. Con l’entusiasmo e la determinazione che ci ha contraddistinti in questi anni”.