Catania, è notte fonda: anche l’Avellino espugna il Massimino e scatta la contestazione
CATANIA. Contestazione a fine partita. Confusione nel corso dei novanta (e passa minuti). Squadra totalmente nel pallone.
L’istantanea di Catania-Avellino è impressa in una pellicola sfocata e senza colore: gli irpini passeggiano al Massimino e si impongono per 2-0.
E dire che gli etnei avrebbero avuto pure la possibilità di riequilibrare un match già segnato dopo appena dieci minuti con un tiro da fermo di Marconi (deviato nettamente dalla barriera) ma Chiricò ha trovato il modo di farsi neutralizzare un calcio rigore appena undici minuti più tardi. Poco prima Mazzotta aveva calciato sull’estremo ospite un pallone che era più semplice scaraventare in rete.
I rossoazzurri scompaiono dal campo. Nella ripresa non arriva alcuna scossa nemmeno con la girandola dei cambi. L’Avellino pesca anche il raddoppio in contropiede con Gori. Si chiude tra i fischi dei 17 mila.
Per il Catania è notte fonda.