Giochi d’azzardo non a norma: denunciato titolare di una sala giochi nel catanese
Giochi d’azzardo e omessa la tabella prevista sui giochi proibiti, rilevata anche la presenza di sette dispositivi non riconosciuti dal Coni, su cui non venivano pagate le quote previste dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, per questi motivi i carabinieri della stazione di Biancavilla, durante i controlli ispettivi presso una associazione sportiva e culturale di Biancavilla, hanno denunciato il titolare dell’esercizio.
Tuttavia solo grazie ad un’ispezione più approfondita degli ambienti, si è riusciti a scoprire come in una saletta riservata fosse stato allestito un tavolo da gioco sul quale vi erano scatole contenenti fiches, mazzi di carte da poker ed un foglio su cui era stato annotato il valore corrispondente delle fiches con il denaro. Durante l’attività di verifica, sono stati trovati all’interno dell’associazione 10 avventori, di cui 5 minorenni, tutti sottoposti a perquisizione dai carabinieri. In quel frangente, un 16enne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico ed è stato dunque denunciato per possesso di armi atte ad offendere. L’ispezione è poi continuata anche all’esterno del club, in cui è stato recuperato un ciclomotore incustodito, su cui sopra era stata apposta una targa palesemente falsa, che è stata sequestrata.
L’attività appena svolta rappresenta il proseguimento di tutta una serie di controlli specifici, avviati da tempo dal comando provinciale dei carabinieri di Catania, in stretta sinergia con l’Agenzia Dogane e Monopoli. Infatti sempre a Biancavilla, lo scorso dicembre, in un bar del centro, erano già stati scoperti ben 8 videoterminali adibiti ai giochi da casinò con vincite in denaro, su cui erano intente a giocare 5 persone. Generalmente, tramite un contratto di comodato d’uso, i totem sono destinati ad offrire prodotti e servizi on line e dai terminali non è consentito accedere a siti di gioco con vincita in denaro. All’atto del controllo, invece, le apparecchiature erano accese e funzionanti ed utilizzate come veri e propri videogiochi, senza alcun titolo rilasciato dall’Agenzia delle Accise, Dogane