Consorzio fognario di Taormina: 4 misure per corruzione

Avrebbero gestito in maniera clientelare i lavori di manutenzione del Consorzio Rete Fognante di Taormina non rispettando la normativa sui contratti pubblici e affidandoli ad imprenditori in cambio di incarichi privati retribuiti. Hanno, inoltre, consentito lo scarico di reflui fognari non depurati nelle acque del fiume Alcantara. 4 le misure cautelari attuate nei confronti di un ex dirigente dell’Ente, due imprenditori e un professionista. Sono indagati per corruzione, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, falso materiale e ideologico, truffa e inquinamento ambientale. L’impianto gestito dal Consorzio è attualmente affidato a un amministratore giudiziario e risulta regolarmente operativo, in regola con gli interventi di manutenzione previsti per legge.

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