Violenza di genere e stereotipi: alla Campanella Sturzo incontri per alunni, famiglie e docenti
Una serie di incontri sulla violenza di genere, sulla prevenzione e sul ruolo dell’educazione e della scuola nel contrastare un fenomeno sempre più grave. Li ha organizzati l’istituto comprensivo Campanella Sturzo di Catania, nell’ambito del progetto “Arte di ogni genere – Quello che le donne (non) dicono”, con la collaborazione dell’associazione ShamOfficine, rivolgendosi ai giovani alunni e alle loro famiglie, nonché al corpo docente. Due, infatti, gli appuntamenti: il primo, rivolto ai ragazzi e alle ragazze, è stato focalizzato sugli stereotipi di genere e ha visto la partecipazione di Amalia Zampaglione, presidente di Shamofficine e la collaborazione di Turi Papale, noto fumettista, che ha stimolato il pensiero creativo, riuscendo così a toccare questioni difficili in modo leggero. Il secondo, alla presenza oltre che di Amalia Zampaglione anche di Maria Giovanna Curcio, avvocata e componente del direttivo della stessa associazione, è stato dedicato ai docenti e ai genitori, e focalizzato sulla complessa missione di guida nell’educazione delle giovani generazioni al rispetto di genere, al contrasto della violenza in generale, e di quella contro le donne in particolare. Momenti significativi che hanno permesso ai ragazzi e alle ragazze di riflettere sulla disparità di genere e sul germe della violenza contro le donne, e ai docenti e alle famiglie di approfondire metodologie per aiutare i più piccoli a riconoscere le maglie della discriminazione, il linguaggio dell’odio e gli atteggiamenti prevaricatori, portandoli a una riflessione ampia sul valore della diversità.