Aeroporto di Catania e privatizzazione: l’intervento del senatore Pogliese
“La privatizzazione dell’aeroporto di Catania – il cui iter, peraltro, era stato condiviso anche durante la mia sindacatura – è un passo fondamentale per la crescita del territorio, in quanto consentirà sviluppo e investimenti, come puntualmente accaduto in tutte le realtà italiane in cui si è avviato questo percorso. Basti pensare all’aeroporto di Napoli Capodichino che dall’avvento della gestione privata ha vissuto una crescita esponenziale che lo ha portato da 4 milioni di passeggeri agli oltre 12 milioni del 2023, senza contare l’implementazione dei servizi e l’aumento del personale con ricadute importanti per il territorio e per l’indotto. Caso analogo quello di Fiumicino che con la privatizzazione del 2000 e poi con l’ingresso di Atlantia nel 2013 ha toccato vette di oltre 40 milioni di passeggeri annui con eccezionali investimenti e miglioramento dei servizi”.
Così il senatore Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per la Sicilia Orientale, interviene sulla questione del trasporto aereo sull’isola.
“Sottoscrivo in pieno le recenti dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: privatizzare gli scali consentirà di realizzare investimenti necessari e attesi. Catania, fra le altre cose, deve e dovrà convivere con il fenomeno della cenere vulcanica e deve migliorare i suoi servizi e l’asset con lo scalo di Comiso. Vi sono grandi player italiani e internazionali pronti a investire sul territorio e non possiamo precludere questa opportunità a Catania, una città che per vocazione turistica e industriale ha bisogno di servizi e collegamenti sempre più avanzati”.
Il senatore Pogliese conclude: “L’aeroporto Vincenzo Bellini già realizza numeri molto importanti e l’arrivo di investimenti privati, all’ interno di un percorso su cui ci si dovrà confrontare sul metodo da utilizzare mantenendo comunque una quota significativa di partecipazione pubblica, porterebbe a una netta implementazione dei servizi offerti ai passeggeri e sarebbe un catalizzatore per l’incremento turistico di Catania e di tutta la Sicilia orientale”.