Arctic Monkeys – Rock in Roma 2013

 Arctic Monkeys – Rock in Roma 2013

Arctic MonkeysUn altro prestigiosissimo nome si aggiunge alla “line up” del “Rock in Roma 2013”: gli Arctic Monkeys saranno all’Ippodromo delle Capannelle il 10 luglio!
Pionieri del rock contemporaneo e con quattro album all’attivo sempre al 1° posto delle classifiche britanniche e ai vertici di quelle mondiali, la band ha superato nel 2005 il record dei Beatles con 600mila copie vendute in soli 5 giorni” per il disco di debutto, “Whatever people say i am, that’s what i’m not”.
Gli Arctic Monkeys sono una tra le band di maggior successo nel decennio del rock and roll. Giovani, energici, innovativi e carismatici, hanno conquistato i favori di critica e pubblico soprattutto grazie al loro innato ed originale talento. Formatisi a Sheffield nel 2003, la band ha prima di tutto spopolato grazie al vorticoso passaparola di un loro demo tra conoscenti, amici e la rete, a cui ha fatto seguito un contratto discografico con la rinomata Domino Records nel 2005. È nello stesso anno che esce il primo album, Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not: il disco raggiunge il primo posto nelle UK charts, entra in top ten in tutti i paesi europei e negli USA. Concerti ovunque sold out, a cui fa velocemente seguito il secondo altrettanto fortunato disco, Favourite Worst Nightmare (2007), che manda la band dritta al primo posto in Inghilterra. Un successo travolgente che porta Alex Turner e soci a vincere due Brit Awards come miglior rock band britannica e come miglior album inglese. Humbug, il terzo disco, quello che nell’ambiente discografico viene spesso definito come il più difficile, esce nel 2009 e conferma tutte le aspettative di coloro che inquadrano gli Arctic Monkeys come i “pionieri” del rock contemporaneo. Prodotto da Josh Homme, leader dei Queen Of The Stone Age, Humbug segue lo stesso percorso dei precedenti: n.1 in classifica UK, n.1 nelle classifiche europee e top 10 in America, Australia e Giappone.
Seguono tour mondiali sempre sold out e, nel frattempo, la band denota un cambiamento di stile attraverso una musica più matura e a tratti introversa, confermando Alex Turner come il nuovo prototipo di songwriter moderno. Due anni più tardi, nel 2011, esce Suck It And See. Prodotto da James Ford il nuovo lavoro lascia la psichedelia americana anni ’60 che contraddistingueva Humbug per riabbracciare le più consuete melodie in stile British. Suck It And See debutta al numero 1 della UK chart e conferma gli Arctic Monkeys nell’olimpo delle band con quattro dischi andati direttamente nella prima posizione delle classifiche di vendita, insieme a The Beatles, Stereophonics, Coldplay, Keane ed Oasis.
Pare che la band ora sia al lavoro su un nuovo disco, secondo quanto rivelato dal bassista Nick O’Malley a Spinner. Una nuova direzione artistica, più orientata verso una musica veloce, come aggiunge il batterista Matt Helders, che ha spiegato che i due ultimi brani pubblicati, R U Mine? ed Electricity, non sono canzoni che caratterizzeranno l’album ma, spesso, si parte da altro per raggiungere un risultato inaspettato.

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