AstraZeneca: cambia la somministrazione del vaccino
ROMA – Il ministero della Salute ha aggiornato le disposizioni sul vaccino Vaxzervria di AstraZeneca. Il nuovo documento, inviato alle regioni, ribadisce che il vaccino è disponibile dai 18 anni d’età. AstraZeneca è raccomandato dal dicastero alle persone superiori ai 60 anni, tenuto conto degli sporadici effetti collaterali a fronte dell’elevata mortalità da Covid. Secondo la nuova circolare, chi ha già ricevuto la prima dose del vaccino Vaxzervia, potrà completare il ciclo assumendo la seconda dose.
Il Presidente Del Consiglio, Mario Draghi, oggi pomeriggio terrà una conferenza stampa in cui risponderà alle domande sul piano vaccinale.
Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza covid, ha spiegato che: “il piano non cambia, a fine mese dobbiamo arrivare a 500 mila dosi giornaliere. Da oggi l’inoculazione del vaccino AstraZeneca è aperta alla platea dei 60-79 anni, mentre gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose, riceveranno anche la seconda”. E poi: “L’Ema ha detto che AstraZeneca è un vaccino sicuro e spero che la vicenda si concluda così”.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, parlando ai microfoni l’Italia s’è desta, ha spiegato:” l’Ema ha dato l’ok ribadendo i benefici del vaccino, ma poiché un esiguo numero di trombosi si è verificato in soggetti sotto i 60 anni, per massima precauzione alcuni Paesi raccomandano la vaccinazione con AstraZeneca sopra i 60 anni come stiamo facendo noi e la Germania. Questo significa che non è vietato il vaccino sotto i 60 anni, ma la raccomandazione è di utilizzarlo per gli over 60, perché nei soggetti over 60 questa complicanza non sembra verificarsi. È una raccomandazione, lo dimostra il fatto che chi ha fatto la prima dose con a potrà fare anche la seconda AstraZeneca. Queste rarissime complicanze si sono verificate con la somministrazione della prima dose, non si sono mai osservate in persone che hanno fatto la seconda dose”.
Sileri sui rifornimenti dei vaccini, ha aggiunto: ”continuano ad arrivare, secondo la tabella di marcia si sta procedendo anche velocemente ed è possibile che a fine mese possano essere anche più di quelli previsti. Confidiamo molto nelle dosi di J&J nella seconda decade di aprile. Vi sarà un maggiore sforzo delle Regioni per rimodulare la campagna vaccinale” e il “governo deve dare sostegno alle Regioni perché la rimodulazione impone un cambio di rotta”.
Giorgio Palù, presidente dell’Aifa ha dichiarato “L’Ema ha chiamato l’Agenzia del farmaco ed AstraZeneca, ed è stata fatta una review dei 79 casi di trombosi e nessuno si è verificato nella seconda vaccinazione. Ricordo che circa 20 milioni di inglesi sono stati vaccinati con AstraZeneca. Per la seconda dose non c’è al momento alcuna controindicazione. Si è tenuta in considerazione la fiducia degli italiani – ha aggiunto Palù – è stata una decisione dibattuta, sofferta ma unanime da parte di tutti i consiglieri scientifici che il ministro Speranza aveva raccolto attorno a sé”.
Il commissario Figliuolo ha aggiunto:” Se ci vacciniamo ne usciamo. Appena completeremo gli over 80 e i fragili, apriremo la vaccinazione alle classi produttive”.