Battuto il Sant’Agata, il Catania è ad un passo dal Cielo

 Battuto il Sant’Agata, il Catania è ad un passo dal Cielo

Il Catania vince anche a Sant’Agata di Militello. Una squadra che sgomita, stringe i denti, macina chilometri e alla fine conquista sempre la vittoria. La partita col Città di Sant’Agata è stata dura. La squadra di Leo Vanzetto ha giocato una bella gara, soprattutto nel primo tempo, imprimendo un ritmo forsennato e impedendo ai rossazzurri di ripartire alla loro maniera. Ma il Catania è gruppo tenace e di altro spessore tecnico per la categoria, criteri che alla lunga vengono a galla e risultano decisivi. Per chi ama le statistiche, grazie al successo odierno Giovanni Ferraro e i suoi ragazzi raggiungono la decima vittoria consecutiva, eguagliando il record di vittorie di fila centrato da Angelo Busetta nel Campionato Nazionale Dilettanti del 1994/95.

Il mister partenopeo opera alcuni cambi nella formazione titolare, schierando Groaz anziché Bethers, difesa con Somma, Rapisarda, Lorenzini e Castellini, a centrocampo capitan Lodi cede il posto a Marco Palermo, nel consueto settore di mezzo completato da Rizzo e Vitale. In avanti Sarao, Chiarella e Russotto, preferito a De Luca. Circa milleseicento gli spettatori, con 650 tifosi rossazzurri pronti a regalare affetto e ovazioni al presidente Ross Pelligra.

Pronti via e Chiarella ci prova dalla distanza con una botta forte che va fuori di poco. I padroni di casa prendono subito le redini del gioco, e rispondono con un tiro di Squillace che non sortisce alcun effetto. Gli uomini di Vanzetto praticano il pressing alto, disturbando nell’impostazione le giocate dei rossazzurri, costretti ai lanci lunghi. Una tattica che metterà spesso in difficoltà il Catania nel primo tempo, pur non producendo occasioni particolari. Al 39° i biancocelesti, in ripartenza, hanno una buona chance con Calafiore, che però calcia debolmente, favorendo la presa di Groaz.

Le vere emozioni, però, arrivano tutte nella ripresa. Dopo pochi minuti Ferraro mette dentro Forchignone, Lodi e De Luca al posto di Chiarella, Palermo e Russotto. I cambi regalano subito gioia al tecnico. Al 15° la premiata ditta Lodi-De Luca-Castellini costruisce e confeziona una morbida palla per Sarao, testa dell’attacante al centro dell’area piccola e Catania in vantaggio. Passano appena 3 minuti e i rossazzurri raddoppiano: Sarao, in area, prolunga un cross dalla destra di Rapisarda, irrompe De Luca e mette dentro. Ora il Catania è padrone del campo e gestisce tempi e giocate con cinismo. Entra anche Jefferson al posto di Sarao. Il Catania ci prova ancora: al minuto 70 Rizzo costringe Curtosi a deviare in tuffo una bordata velenosa. Poco dopo ci prova anche Jefferson, ma il suo tiro trova le mani del portiere biancoceleste. Nel finale dentro anche Pedicone al posto di Vitale. In pieno recupero il Città di Sant’Agata riduce lo svantaggio con Scolaro, che brucia Groaz con un tiro ravvicinato. E dopo 4 minuti di extra-time l’arbitro fischia la fine.

Spirito di sacrificio, nervi saldi e un grande cuore. Oggi le armi dei ragazzi di Ferraro sono queste, insieme all’indiscutibile valore tecnico dell’organico, di caratura fuori ordinanza. Il 12 Marzo, allo stadio “Angelo Massimino”, toccherà al Cittanova. A questo punto è inutile negarlo, siamo ad “un passo dal Cielo”.

 

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