Catania, presentato il dado della pace in Braille

 Catania, presentato il dado della pace in Braille

Un dado speciale quello che il prossimo 13 dicembre – in occasione di Santa Lucia, protettrice della vista nonché Giornata del Cieco – è stato presentato presso l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Catania: si tratta del dado della pace ideato da Carlos Dario Palma, fondatore di Living Peace International e che proprio il 13 dicembre alle 17 sarà presente nella struttura catanese per spiegare la mission del suo progetto.

Si tratta di una anteprima mondiale: il dado in Braille, infatti, è anche in inglese, portoghese e arabo.

L’idea del dado in Braille prende spunto dal dado dell’amore di Chiara Lubick, fondatrice del movimento dei focolari e riadattato alla luce dei tanti conflitti che nel mondo sono presenti. Nello specifico Carlos Dario Palma, docente argentino spesso impegnato in fronti di guerra, con i suoi alunni in Egitto ha deciso di ricrearlo legato alle situazioni che man mano viveva negli scenari di guerra.

“Siamo felici di poter ospitare questa anteprima mondiale”, dice la presidente UICI di Catania Rita Puglisi annunciando anche che in occasione della Giornata del Cieco verranno eseguite visite gratuite per i bambini affetti da SMA. “La prevenzione per noi è fondamentale così come importante è dare vita a iniziative che possano mettere in risalto l’inclusione che il linguaggio Braille consente ai non vedenti nonché la condivisione dei valori di pace e fratellanza”.

“L’iniziativa dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catania, che permetterà a un gruppo di bambini e ragazzi affetti da SMA di accedere a delle visite oculistiche gratuite, sintetizza perfettamente il percorso sinergico intrapreso dalle associazioni. L’importanza della solidarietà reciproca e delle azioni condivise dimostrano che in fondo tutti noi condividiamo lo stesso scopo: creare quel cambiamento che realizzi una reale inclusione nel nostro tessuto sociale. Il far rete ed essere una voce unica è la chiave del cambiamento” afferma Clara Battaglia in rappresentanza delle famiglie SMA.

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