Catania, proseguono i lavori di restauro dell’ex Porta Ferdinandea grazie al Pnrr
Sono in corso i lavori per la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’edificio monumentale Porta Ferdinandea, dopo l’Unità d’Italia denominata Porta Garibaldi, promossi dall’Amministrazione Comunale coma azione di restauro conservativo dell’opera disegnata da Stefano Ittar.
L’intervento, inserito tra le piccole opere, finanziato per 400 mila euro con una misura del Pnrr, è finalizzato al consolidamento delle parti gravemente danneggiate, più in generale alla riqualificazione del monumento, secondo i principi del restauro conservativo, curando gli accorgimenti necessari alla conservazione nel tempo del manufatto settecentesco, un Arco Trionfale, da quasi tre secoli una delle cartoline simbolo di Catania.
L’idea progettuale elaborata dall’assessorato comunale ai lavori pubblici (Responsabile del procedimento Salvatore Persano, progettista Giovanni Calvagno, direttore Fabio Finocchiaro) nasce dall’esigenza di far rivivere l’edificio al fine di renderlo accessibile a tutti. Il fine ultimo è quello di garantire una fruizione continua del monumento, rendendo utilizzabili le piccole salette al suo interno e realizzando un percorso panoramico che prevede l’attraversamento delle terrazze esistenti a livello del vano orologio, mantenendo i riferimenti di risparmio energetico che garantiranno un razionale contenimento dei costi di gestione del monumento, gravemente danneggiato in più punti.
Nei giorni scorsi, il sindaco Enrico Trantino e l’assessore Sergio Parisi, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori finanziati con fondi Ue per 400 mila euro si sono recati nella Porta Garibaldi o Ferdinandea come taluni ancora la chiamano:
“Un lavoro certosino di riqualificazione e restauro -hanno detto i due amministratori- che in pochi mesi ci consentirà di restituire ai cittadini di Catania e ai turisti uno dei luoghi identitari di maggior prestigio storico-monumentale. Dopo i lavori sulla fontana dell’elefante con la pavimentazione di piazza Duomo e il monumento a Vincenzo Bellini in piazza Stesicoro, un altro cantiere viene avviato per salvaguardare il nostro patrimonio di bellezza, una grande risorsa per tutta la comunità da offrire ai turisti che vengono a visitare Catania”.
Il sindaco Trantino e l’assessore Parisi hanno anche annunciato che con ulteriori fondi, si provvederà a interdire il parcheggio delle auto su piazza Crocifisso nella zona prospiciente la Porta verso via Garibaldi, in modo da segnare un’effettiva continuità pedonale con l’attigua piazza Palestro.
In dettaglio, i principali interventi che la ditta appaltatrice eseguirà sullo storico Arco Trionfale riguarderanno il rifacimento della copertura a volta del vano che contiene l’orologio con il consolidamento della struttura lignea e dell’impalcato; il ripristino della pavimentazione e della impermeabilizzazione dei terrazzi per evitare pericolose infiltrazioni di acqua piovana; il rifacimento dei solai intermedi, oggi in pessimo stato di conservazione e del servizio igienico esistente, oggi non fruibile; la realizzazione di nuovi impianti elettrici e di ricircolo dell’aria e del nuovo solaio del piano terra; la sostituzione di tutti gli infissi con altri sempre di legno e simili a quelli esistenti per tipologia e disegno; la ricostruzione della coperture dei due torrini scala utilizzando dei sistemi a vetro con pannelli trasparenti, tecnologia sicuramente poco impattante, che permettono l’ingresso della luce solare all’interno degli spazi del monumento; il restauro e consolidamento dell’apparato lapideo esterno ed interno. Tutti interventi che si stanno realizzando con manodopera di esperti restauratori. Il monumento è realizzato alternando pietra bianca di Siracusa e blocchi di lava scura locale. Al secondo livello si trovano due angeli con trombe, al terzo due Trofei d’armi. Sul lato Est lo scudo del timpano raffigura una Fenice che risorge dalle fiamme con un cartiglio che recita “Melior de cinere surgo (Risorgerò dalle mie ceneri ancor più bella). “Ritengo -ha aggiunto il sindaco Trantino, a margine del sopralluogo con Parisi- che questa citazione sia stata riprodotta per spiegare l’importanza di una grande opera, realizzata per esaltare la resilienza della comunità catanese ai nefasti eventi calamitosi del 1669 e del 1693. Il primo e unico grande monumento al mondo, un Arco di Trionfo di pregevole fattura, che rappresenta il simbolo della vittoria dell’Uomo sulle avversità naturali e nel nostro caso con la rinascita della moderna Catania”.