Dal 13 novembre nei negozi

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Gli attesissimi album rimasterizzati dei BEATLES stanno per essere pubblicati in tutto il mondo in formato vinile da 180 gr.Londra – 27 settembre 2012 – Gli acclamati album originali di studio dei Beatles, pubblicati su CD nel 2009 e in digitale solo su iTunes nel 2010, usciranno finalmente anche in formato vinile stereo il 12 novembre (13 novembre per l’Italia).
Pubblicati su vinile da 180 grammi e di qualità per audiofili con riproposizione degli artwork originali, i 14 album tornano al loro primitivo splendore con dettagli quali un poster nell’album The Beatles (The White Album), degli inserti da ritagliare in Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band, e speciali buste interne per alcuni di questi titoli.
Ciascun album sarà disponibile separatamente o tutti insieme in una edizione in box a libro rigido che include uno splendido volume di 252 pagine, ricco di bellissime immagini, ed è limitato a 50,000 copie in tutto il mondo.
Il libro, allegato esclusivamente all’edizione in boxset, è stato realizzato dal produttore radiofonico (pluripremiato) Kevin Howlett e contiene un capitolo dedicato a ciascuno dei quattordici album, in cui si spiega il processo di creazione dei remaster e come gli album in vinile sono stati realizzati.
Il libro 30,50 x 30,50 cm presenta una quantità incredibile di foto che coprono tutta la carriera dei Fab Four, con incluse anche molte immagini che non erano presenti nei booklet dei CD pubblicati nel 2009.
I titoli comprendono i 12 album originali UK, pubblicati in origine tra il 1963 e il 1970, l’album Magical Mystery Tour concepito negli States, e ora parte integrante del core-catalogue della band, e le raccolte Past Masters Volume 1 e 2, che includevano lati A e B non inclusi in nessun album, brani estratti da EP e altre rarità. Con questa pubblicazione i primi quattro album dei Beatles fanno il loro debutto in Nord America in formato vinile stereo.
Nel 2013 gli album rimasterizzati verranno pubblicati anche in vinile mono.
Da quando è stata registrata la musica dei Beatles si è potuta ascoltare su una varietà incredibile di formati, dagli enormi nastri a bobine alle cartucce stereo otto fino ai modernissimi file digitali, ma nessuno di questi è più romantico, vivo e pulsante quanto un long-playing a 33 giri e quanto suonarlo, tirarlo con attenzione fuori dalla sua busta, pulirlo e vedere lo stylus della puntina del piatto adagiarsi su di esso avviandone la riproduzione musicale.
Quando gli album dei Beatles videro la loro prima pubblicazione, l’ascoltatore colse la tangibile relazione tra la musica nei solchi del disco. C’era un’attrazione emotiva verso quell’oggetto su cui era inciso il suono, rafforzata poi dalla busta che lo conteneva; il significato di questa andava ben oltre il semplice “proteggere il disco”: anzi diventava un vero accessorio alla moda.
Senza ombra di dubbio, le copertine di un album dei Beatles comunicavano un messaggio sulla musica in esso contenuta. Ad esempio l’arancione dominante e le sfumature di marrone e le facce allungate sulla copertina di Rubber Soul sembravano incarnare perfettamente le sonorità del disco. Con l’avvento delle musicassette negli anni 70 e del compact disc negli anni 80, la copertina dell’album fu ridotta sia di dimensioni che di importanza, perdendo buona parte del suo fascino evocativo. Questo è il motivo per il quale l’LP in vinile, come si poteva immaginare, non è mai sparito del tutto.
Niente di tutto questo sarebbe davvero importante, se non fosse per il potere duraturo della musica dei Beatles. Nel settembre 2009 gli album dei Beatles rimasterizzati su CD si ingraziarono le classifiche di tutto il mondo. Diciassette milioni di album venduti nel giro di sette mesi è la prova clamorosa della rilevanza senza tempo della loro eredità. Attraverso cinque decenni, la musica dei Beatles ha affascinato generazioni e generazioni.
Secondo il produttore Rick Rubin, sondare i risultati discografici dei Beatles è come essere testimoni di un miracolo. “soprattutto se lo valutiamo secondo lo standard di oggi, in cui qualsiasi band tra le più popolari del pianeta realizza un album nuovo in media ogni quattro anni”. Rubin nel corso di una serie di interviste radiofoniche nel 2009 disse: “Allora, diciamo due album all’incirca ogni otto anni. E si pensi alla crescita o al cambiamento che avviene nell’arco di tempo compreso tra quei due lavori. L’idea che i Beatles riuscirono a realizzare tredici album in soli sette anni e ad attraversare archi temporali di grandi cambiamenti, oggi sarebbe una cosa impensabile da fare. Sinceramente, penso a questo come alla prova che Dio esiste, perchè va oltre alle possibilità umane.”

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