Emergenza siccità, Cia Sicilia Orientale chiede una seduta straordinaria all’ARS

 Emergenza siccità, Cia Sicilia Orientale chiede una seduta straordinaria all’ARS

“Prima che l’Ars chiuda per la pausa estiva, chiediamo al presidente dell’Assemblea regionale di convocare una seduta straordinaria nella quale sia affrontata, in tutta la sua drammaticità,  l’’emergenza siccità che sta portando allo stremo i siciliani, le  città, le campagne, le produzioni, gli allevamenti con danni inquantificabili e ormai irreversibili”. A chiederlo è Giosuè Catania, presidente facenti  funzioni di CIA Sicilia Orientale che ribadisce la necessità che sia la Regione Siciliana a chiedere formalmente al Governo nazionale di fare la propria parte con interventi che siano adeguati alla gravità della situazione.

CIA Sicilia Orientale annuncia anche l’arrivo nei prossimi giorni a Catania, mercoledì 31 luglio, del presidente nazionale Cristiano Fini il quale, su invito del presidente regionale CIA Graziano Scardino, “sarà al nostro fianco per rappresentare al Governo Nazionale – sottolinea Giosuè Catania –  l’urgenza degli interventi finanziari per questa terra che rischia il tracollo economico e sociale”.

“Si ha l’impressione che le Istituzioni tutte non abbiano ancora la piena consapevolezza di cosa stia accadendo, di come non ci sia un solo altro minuto da perdere, di quanto sia davvero una corsa contro il tempo – sottolinea preoccupato Giosuè Catania–  gli invasi  sono a secco come mai lo sono stati; i comuni boccheggiano; la terra è arida; le produzioni sono andate perdute; gli animali stanno morendo”.

“E’ un dato di fatto che gli interventi finora messi in campo siano stati e siano tardivi e insufficienti e che – commenta –  in una situazione straordinaria come questa, oltre agli interventi previsti dalle normative, sarebbe stato necessario un’azione straordinaria per garantire un ristoro (anche minimo, ma immediato) alle aziende che hanno perso tutto”. “Ed invece – aggiunge–  Oltre al foraggio agli allevatori e qualche misura proposta per il medio e lungo termine (sempre da verificare come il piano Idrico regionale) non ci pare sia arrivata una risposta adeguata allo stato di crisi”. “Le procedure per il riconoscimento dei danni sono lunghe (sebbene siano mesi che l’agricoltura langue in uno stato comatoso dal punto di vista sia strutturale che  produttivo) e nel frattempo, migliaia di aziende agricole non avranno la forza di resistere e saranno costrette ad abbandonare le attività”.

“Bisogna velocemente delimitare le aree colpite dalla siccità nell’ultimo anno – dice Giosuè  Catania – “E’ notizia di questi giorni che gli IPA si stanno organizzando per gli accertamenti del caso e predisporre le relazioni da inviare al Dipartimento Agricoltura e successivamente in Giunta Regionale per essere approvata ed inoltrata al MASAF – ricorda il Commissario f.f. – La legge Regionale di deroga del DURC se non viene ulteriormente prorogata per un lasso di tempo significativo dal Consiglio dei Ministri, potrebbe comportare gravi conseguenze per le liquidazioni dei vari fondi e progetti Nazionali e Regionali a favore degli agricoltori”.

 

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