Ex Blutec, stop all’assegnazione al gruppo Pelligra: arriva ricorso al Tar
Arriva lo stop all’assegnazione dello stabilimento ex Fiat ed ex Blutec di Termini Imerese al gruppo Pelligra. Il motivo è un ricorso al Tar del Lazio da parte di Sciara Holding Limited e Smart city Group scrl, secondo cui l’assegnazione è avvenuta in violazione delle norme in materia di bandi pubblici. Richiesta anche la sospensione delle procedure di assegnazione. Il ricorso se accettato potrebbe potrebbe fermare le procedure e se accolto nella sua interezza, potrebbe comportare una diversa assegnazione o il ricorso ad una nuova gara.
Il ricorso presentato al Tar, come scrive il giornale on line BlogSicilia, e già notificato, è mosso contro il ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, la Blutec in amministrazione straordinaria (dunque la struttura commissariale) e la Pelligra Holding Italia quale società aggiudicataria. In sede cautelare potrebbe fermare le procedure ma, se accolto nella sua interezza, potrebbe comportare una diversa assegnazione o il ricorso ad una nuova gara.
Si tratta di una vicenda che tecnicamente dura da oltre dieci anni, per quel che riguarda Blutec, ma che è partita molto prima con la crisi di Fiat, all’inizio degli anni 2000. Tanto che per gli operai si è ormai giunti all’ultima finestra proponibile per la cassa integrazione più volte rinnovata. Ma la chiusura del commissariamento decennale che si intravedeva con la proposta di aggiudicazione del bando di gara rischia adesso una frenata.
Il ricorso con richiesta di sospensione è stato depositato dallo studio legale Ferraris di Milano che difende la Sciara Holding Limited e la Smart city Group scrl società interessate a rilevare il ramo d’azienda di Termini Imerese della Blutec. A tale scopo era stata presentata offerta irrevocabile il 15 settembre del 2023, in base all’avviso emanato dai commissari il 2 giugno 2023. L’assegnazione alla Pelligra Holding veniva comunicata il 30 marzo 2024 dopo che erano intervenute varie proroghe e diverse remissioni in termini riguardo l’avviso. Proroghe e remissioni che, lamentano i ricorrenti, non trovano una giustificazione: per comprenderne le motivazioni è stata fatta richiesta di accesso agli atti il 4 aprile.