Il 19 aprile, a “scuola di pace”: l’iniziativa nel Catanese
Arriverà dai giovani studenti un grido unanime contro la guerra: l’appuntamento è per il prossimo 19 aprile in piazza Giuseppe Mazzini, a Tremestieri Etneo, dove studentesse e studenti si ritroveranno insieme a molti cittadini ma soprattutto insieme ai rappresentanti delle associazioni che in questi mesi con loro hanno curato il progetto “Scuola di Pace” promosso dalla Parrocchia Santa Maria della Pace di Tremestieri Etneo (CT), guidata da don Gaetano Sciuto, direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano di Catania, con il supporto del prof. Lazzaro Napolitano, diacono e già docente del “De Nicola”, nell’ambito delle manifestazioni culturali e sociali portate avanti durante la ricorrenza annuale della Festa della Madonna, insieme agli insegnanti di religione e di arte delle scuole coinvolte.
Proprio venerdì 19 aprile a partire dalle 9, dopo il raduno in piazza Mazzini, ci si muoverà tutti insieme per la “Marcia Silenziosa per ottenere la Pace”.
Subito dopo verrà spiegato il progetto della “Scuola di Pace” grazie agli alunni del Centro Scolastico Polivalente. E agli studenti che hanno aderito al progetto verranno consegnate della piante di quercia da piantumare.
Presente anche l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, al quale verrà donata la colomba della pace. Parteciperà anche la Prefetta di Catania Maria Carmela Librizzi. Seguiranno musica, balletti, lettura di poesie, canti e una sfilata di moda sempre all’insegna della Pace. Verrà allestita nel parco di Tremestieri Etneo anche la mostra fotografica “Akkar”, un viaggio nei campi profughi siriani a cura di Luca Cilloni. Sempre nel parco anche gli stand delle associazioni che sono state coinvolte nel progetto: Comunità di Sant’Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Emergency, Libera e Pax Christi. Inoltre gli alunni della classe 4M indirizzo “Sistema Moda” dell’I.T.C. “De Nicola” guidati dalla docente Valentina Santagati, hanno realizzato una collezione moda ispirata a uno degli artisti più rivoluzionari dell’arte del Novecento Pablo Picasso. Abiti in seta si trasformano in tele da dipingere con vibranti pennellate di colore in un continuo richiamo alla cultura spagnola: dai capolavori del periodo blu a quelli del periodo rosa, dalle versioni degli arlecchini, ai ritratti di donna, alle opere cubiste, per finire alla sposa colomba della pace.
In questi mesi proprio i volontari delle associazioni hanno incontrato le varie classi delle scuole partecipanti: Liceo “E. Majorana” – S.G. La Punta; I.T.I.S. “G.Ferraris” – S.G. La Punta; Liceo Artistico “E.Greco” – Catania (sede di San Giovanni La Punta); I.T.C. “E. De Nicola” – S.G. La Punta; C.D. “T. di Calcutta” – Tremestieri Etneo; I.C. “E. De Amicis – Tremestieri Etneo. Preziosa la collaborazione dei dirigenti scolastici che hanno subito sposato l’iniziativa.
Le alunne e gli alunni che hanno aderito al progetto si sono confrontati per capire la realtà, le relazioni tra il tutto e le parti, la complessità e i suoi elementi, il locale e il globale, la città e il mondo. E lo hanno fatto partendo dall’arte e dal celebre quadro di Picasso “Guernica” le cui impressioni sono state messe a confronto: varie le riflessioni che sono emerse legate soprattutto a come si può crescere in questo nuovo mondo in continua evoluzione, come si può collaborare con gli altri mettendo da parte l’egoismo evitando diseguaglianze e affrontando le sfide che il quotidiano ci riserva.
“Spesso – dice don Gaetano Sciuto, parroco della Chiesa Madre – la vita, le attività e la comunicazione di ogni essere umano sono sempre più determinate da una miriade di flussi che hanno origini e traiettorie estremamente complesse e intrecciate. Per questo, l’educazione alla pace oggi non può che essere ‘glocale’, ovvero capace di riconoscere e far dialogare tutte le cittadinanze nel segno dell’armonia, dell’inclusione e dell’interazione”.
Tra gli appuntamenti che hanno caratterizzato questo lungo cammino anche un incontro dal titolo “Intelligenza Artificiale e Pace” durante il quale è emerso come l’intelligenza artificiale debba essere considerata una tecnologia a disposizione dell’uomo che va usata responsabilmente, sempre per scopi utili al prossimo. I relatori, rivolgendosi agli studenti, hanno sottolineato “sia il vostro obiettivo quello di approfondire il settore di studio nell’interesse del vostro futuro, imparando a padroneggiare questi strumenti”. E’ stato anche detto che la pace duratura potrebbe sembrare un’utopia. Ma, di certo, la pace la si costruisce con un sistema di relazioni e di dialogo e solo se l’uomo lo vuole veramente!