Il Catania batte il Locri. Si alza la voce del Massimino: “La capolista se ne va”
Il Catania batte il Locri e prende il volo. Oggi sono 5 i punti in classifica che separano i rossazzurri dal Lamezia Terme, che a Trapani ha solo pareggiato. Non è stata una partita semplice, i calabresi hanno messo in campo cuore e gioco, rendendo la vita difficile al Catania.
Ferraro cambia solo 2 elementi rispetto alla squadra che ha piegato la Mariglianese, Somma lascia il posto a Ferrara in difesa e De Luca si piazza al centro dell’attacco con Sarao in panchina. Il primo tempo regala poche emozioni.
Da segnalare una bella ripartenza del Catania al minuto 24 con Rizzo che lancia Forchignone sulla fascia sinistra, tiro fermato fallosamente e punizione battuta da Lodi di poco alta sulla traversa. Al 33′ Vitale scodella in area un pallone arpionato da De Luca, che tira di prima intenzione ma Iannì respinge e sulla ribattuta Rapisarda perde l’attimo vincente. Intorno al minuto 40 il Catania si fa sotto con più decisione e da un fraseggio di classe tra Rizzo e Sarno nasce una bella opportunità per Forchignone che però viene contrastato senza affanno. Il gioco viene fermato al 42′ per soccorrere uno spettatore colto da malore in Curva Nord. Si riprende e dopo 6 minuti di recupero si va negli spogliatoi sullo 0 – 0.
Il secondo tempo si apre con due sostituzioni: Ferraro toglie Forchignone e Ferrara e inserisce Sarao e Boccia, con De Luca che recupera gli esterni e Rapisarda spostato a sinistra. Il Catania riparte a testa bassa con un pressing continuo sui portatori di palla calabresi. Al 56° entra anche Giovinco al posto di Lodi e il suo ingresso sarà determinante nei minuti finali della partita. Al minuto 65 il Catania sfonda: Rapisarda, sontuoso oggi, dalla sinistra taglia un pallone che Dodaro, di testa, indirizza nella sua porta. Partita sbloccata. Adesso il Catania gioca di fino e il pubblico si diverte. Si arriva al 90′ e il Catania raddoppia: dalla fascia sinistra filtra un pallone in area, Sarao prolunga di tacco per Jefferson che non riesce a “chiudere”, palla a Giovinco che si inventa un pallonetto liftato che si deposita dolcemente alle spalle di Iannì. Gol bellissimo e settima vittoria consecutiva.
In serie D non si fanno sconti, specie al Catania. Gli uomini di Ferraro, però, lo sanno bene e macinano punti soffermandosi poco sulle movenze da fioretto. Sciabola in bocca e cinismo per portare a casa il massimo. Il Catania non sempre esprime trame coinvolgenti ma è maledettamente pratico. Spesso sornione, attende che l’avversario gli lasci il varco giusto per colpire, consapevole che con gli uomini in organico la qualità risulterà determinante. E sinora il destino è stato inesorabile per le avversarie. Domenica prossima si va a Paternò, a porte chiuse per la squalifica del campo. Nel frattempo il Massimino canta felice: “La capolista se ne va”.