Il Generale Pappalardo ritira la candidatura. Gilet Arancioni a supporto di Drago
“Il Movimento Gilet Arancioni, genuina espressione della società civile che lotta contro i decreti liberticidi del governo, il terrorismo sanitario e mediatico, ha deliberato di sostenere il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) nelle elezioni comunali di Catania, per i comuni ideali e valori di democrazia e di libertà”.
È l’annuncio del Generale Antonio Pappalardo, Presidente del Movimento, eletto Deputato nel 1992 nelle file del PSDI e incardinato nella Socialdemocrazia europea. Il leader del Movimento Gilet Arancioni ha preso la decisione di ”ritirare la sua candidatura a sindaco per sostenere, condividendone il programma elettorale, quella di Vincenzo Drago, nel superiore interesse di lanciare una proposta Socialista Democratica Innovativa”.
”Da Catania – si legge in una nota – deve partire un percorso politico con il messaggio del cambiamento di un regime politico, che da troppi anni al potere sta cercando di imporre una dittatura strisciante, con decreti liberticidi che stanno conducendo l’Italia alla guerra e alla sopraffazione dei più deboli ed emarginati”. ”Dobbiamo operare per far rialzare la testa ai catanesi, con un programma politico che prevede un immediato aiuto ai cittadini più bisognosi con l’utilizzazione di una moneta complementare, denominata ‘Sicano’, 1 a 1 con il cambio con l’euro, da diffondere a tutti coloro che percepiscono un reddito inferiore ai mille euro, che diviene reddito minimo di base”.
”I Gilet Arancioni – sottolinea il Generale Pappalardo – continueranno all’interno del Socialismo Democratico la loro dura lotta per denunciare le manovre oscure per fare rimanere al potere il regime in carica, che garantisce favori e benefici in un contesto clientelare e scambi elettorali politico-mafiosi, invia armi per continuare la guerra in Ucraina, già prevede l’imposizione di un nuovo green pass per obbligare la gente a vaccinarsi. Il nostro slogan è il seguente “Da Catania si torna alla democrazia e alla legalità”’.