Il ministro Urso: “Catania polo di crescita dell’isola per investimenti in tecnologia green e digitale”
Il sindaco di Catania Enrico Trantino ha ricevuto in visita istituzionale il Ministro delle imprese e del Made in Itay Adolfo Urso, per un confronto sui temi legati allo sviluppo industriale dell’area metropolitana di Catania.
“Conosco il sindaco Trantino da decenni – ha detto il Ministro Urso – ci siamo confrontati con la giunta e i rappresentanti del mondo produttivo per cogliere nuove opportunità che esistono per fare di Catania un modello in ambito internazionale per il digitale e l’energia rinnovabile. Penso alla St e all’Enel Green Power, due aziende multinazionali che hanno scelto di investire a Catania. E proprio questi due asset strategici saranno con me a Berlino, insieme a Fincantieri e Leonardo a rappresentare l’Italia per delineare le politiche europee dello sviluppo green insieme a Francia e Germania. Tutto questo in una città che è sempre stata strategica per la Sicilia, anche per la presenza di un importante aeroporto e delle ricadute positive per il turismo che insieme ai servizi è il settore che cresce di più. Per le imprese più piccole il primo progetto che porteremo in campo nei prossimi mesi, liberando le risorse incagliate nel Pnrr, è il modello Transizione 5.0: crediti fiscali agevolati significativi per le imprese che vogliono rinnovare i propri macchinari per la sostenibilità ecologica, ambientale e digitale. Questo sarà di grande impulso per l’innovazione e quindi anche alla crescita dell’impresa. Abbiamo avuto attenzione – ha aggiunto Urso – anche per la farmaceutica: con il ministro Schillaci, ed è una grande novità che le imprese hanno apprezzato, abbiamo insediato un tavolo comune sulla politica per le imprese biomedicali perché sappiamo che insieme alla tecnologia digitale e green l’Italia e la Sicilia possono diventare il luogo dove è ideale per le grandi multinazionali farmaceutiche che vogliono investire nel nostro Paese anche come effetto della nuova geopolitica ed economia globale”.
“Anche oggi abbiamo avuto conferma delle straordinarie opportunità che ha Catania con le congiunture positive che si sono create nei positivi rapporti con il governo di Palermo e quello Roma -ha detto il sindaco Trantino-. Non è un caso che io mia sia tenuto la delega alla zona industriale. Abbiamo creato una vera e propria cabina di regia con gli attori del mondo produttivo per le progettazioni necessarie a migliorare la zona industriale e sono certo che a breve si vedranno i primi risultati di questo lavoro. Inoltre –ha detto il sindaco etneo- il Ministro Urso ci ha parlato della possibilità che a Catania, oltre a quelli del digitale e dell’energia verde, si crei anche un distretto del farmaco, rafforzando il tessuto esistente con nuove aziende. E anche questa prospettiva ci conferma quanto sia necessario creare un nuovo racconto con dei veri e propri <<ambasciatori>> di quanto di positivo sta accadendo nella nostra città e nel nostro sistema produttivo. Diciamo che c’e’ la combinazione in cui tutto depone favorevolmente per la rinascita di Catania perche’ -ha continuato il sindaco di Catania- noi stiamo immaginando una serie di interventi che provocheranno poi sviluppo, aumento del prodotto interno lordo, maggiore capacita’ occupazionale e quell’arresto dell’emorragia che fa andare i nostri figli fuori da Catania per cercare prospettive di lavoro che qui non trovano e che invece potranno tornare facendosi accompagnare da tantissimi loro coetanei del nord perche’ non saremmo in grado di intercettare tutta la domanda di lavoro delle imprese dell’hi-tech”.
Il Ministro Urso e il sindaco Trantino hanno quindi incontrato i rappresentanti delle forze sociali, le categorie produttive e delle altre istituzioni che operano per rafforzare il tessuto imprenditoriale e infrastrutturale del capoluogo etneo. Il rappresentante del governo nazionale e il primo cittadino di Catania hanno anche ascoltato gli interventi di Enza Meli (Uil), Francesco Di Sarcina (Autorità Portuale Sicilia Orientale), Rosario Fresta (Ance), Gaetano Mancini (Confcooperative), Piero Agen (Confcommercio).