Imprese, numeri in aumento in Sicilia. il commento di Falcone e Tamajo
«I dati di Unioncamere rappresentano una bella iniezione di fiducia sulle prospettive dell’economia siciliana. Fin dal nostro insediamento abbiamo chiarito che la crisi economica andava affrontata su un doppio binario: aiuto ai più fragili ma anche e soprattutto supporto alla crescita e alle imprese, nella convinzione che la solidarietà funziona solo se l’economia genera lavoro e innovazione. La Sicilia oggi è ai primi posti nel Mezzogiorno per nascita di nuove imprese, un dato che rappresenta il risultato tangibile della valutazione positiva degli imprenditori rispetto all’equilibrio economico della Regione, ottenuto grazie anche al nostro interventismo al fianco di aziende e famiglie. Il governo Schifani è presente e dialoga con attori e investitori, rassicurando e dando stabilità al sistema economico siciliano». Così l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, commentando le elaborazioni dell’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia sulle nuove iscrizioni presso i registri delle Camere di commercio: ben 3.944 nel terzo trimestre 2023.
«Questi dati – aggiunge l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo – non possono che inorgoglirci e confermare la bontà del nostro lavoro. In un momento storico difficile, in cui un modello economico e politico europeo e, direi, internazionale mostra tutti i suoi limiti, c’è chi in Sicilia ha il coraggio di credere fermamente alle proprie idee per continuare a costruire. Il mio assessorato continua ad intervenire attraverso bandi e norme che hanno l’obiettivo di aiutare le imprese, accorciando anche le distanze tra la politica e le realtà imprenditoriali. È necessario un nuovo modo di fare impresa, che ponga al centro non soltanto il profitto, ma anche l’impatto ambientale e sociale; non la mera efficienza, ma il benessere e i bisogni delle persone. Un altro modo di fare impresa è non solo possibile, ma utile e necessario».