LA BANDA DEGLI ONESTI
Dal 12 aprile al 11 maggio 2013 – Teatro Musco / via Umberto, 312 – Catania
Teatro, “La banda degli onesti”
Chi non ricorda Totò e Peppino impegnati nella truffa del secolo, inesorabilmente destinata a fallire per “eccesso d’onestà”? Il Teatro Stabile di Catania, grazie all”intelligente regia di Federico Magnano San Lio, rende omaggio ai due mostri sacri della commedia all”italiana, scegliendo per il pubblico etneo “La banda degli onesti”, versione teatrale del famoso film di culto, girato da Camillo Mastrocinque nel 1956, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal mitico tandem Age & Scarpelli. Si tratta di un testo dalla verve comica assoluta, che s’inserisce a perfezione nel cartellone etneo, intitolato dal direttore Giuseppe Dipasquale all'”‘Arte della commedia”.
Saranno Mimmo Mignemi e Angelo Tosto ad interpretare, rispettivamente, il portiere Antonio Bonocore e il tipografo Giuseppe Lo Turco: la collaudata coppia, carissima anche al pubblico oltre lo Stretto, darà vita ad una serie di trovate esilaranti che, nel ricordare i sommi napoletani, farà rivivere qualità e goffaggini degli italiani in un’atmosfera di altri tempi.
Ad affiancarli ci sono Fulvio D”Angelo (virtuosisticamente impegnato in diversi ruoli: il ragioniere Casoria, il maresciallo Denti, ma anche postino, tabaccaio, guardia notturna), Nellina Laganà (Maria Bonocore, moglie di Antonio), Giampaolo Romania (nelle doppie vesti dell’incisore “cavaliere” Andrea e del pittore Tommaso Cardoni). E ancora Giada Colonna (la signorina Willoughby) e Alessandro Idonea (Michele Bonocore, figlio di Antonio). Le scene sono di Angela Gallaro, i costumi di Giovanna Giorgianni.
Spigliata, briosa, dotata di un dialogo vivace, la storia corre diritta all’onesto scopo di suscitare risate. Tutto ha inizio quando un anziano in punto di morte, assistito dal suo portiere Antonio Bonocore, gli rivela di possedere alcuni cliché originali e la carta filigranata della Zecca dello Stato, di cui era stato a lungo dipendente. Il portiere chiede ad un tipografo e ad un pittore, indebitati come lui, di dar vita a una banda di falsari. Ma il progetto naufraga quando Bonocore scopre che il figlio finanziere è sulla pista di una partita di banconote false…
L’allestimento di Magnano San Lio propone una versione teatrale della “Banda degli onesti” arricchita da invenzioni nuove, sviluppate sulla linea dei personaggi originali. Nonostante si mantenga, dunque, la sceneggiatura di Age & Scarpelli, maestri di satira e umorismo popolaresco, si cercherà di mantenere un’autonomia espressiva, che consenta l’uso di forme e immagini più dinamiche e moderne.
Nelle inesauribili gag tipiche del repertorio italiano, c’è tutta l’umanità “minore” che si coalizza in una velleitaria rivincita verso i ricchi e potenti, adottando i metodi scorretti dei suoi persecutori. Ma la commedia è molto più che la simpatica storia di tre improbabili falsari.