Memoria, storia e impresa sociale: ecco BeeDini-Vizzini 2030
Lo scorso giovedì 7 ottobre al Castello – ex carcere mandamentale di Vizzini si è tenuta la conferenza di presentazione di “BeeDINI – Vizzini 2030”, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD. L’Associazione Officine Culturali impresa sociale ETS, capofila del progetto, insieme ai partner dell’Università di Catania con i suoi Dipartimenti di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (Di3A) e di Ingegneria Civile e Architettura (DiCAr), del Caffè Sicilia di Noto, dell’Associazione Isola Quassùd e dell’Associazione regionale apicoltori siciliani ha dato il via alle attività che per i prossimi anni si svolgeranno in uno dei maggiori siti di interesse storico-artistico di un piccolo centro delle aree interne del catanese, il Castello – ex carcere mandamentale di Vizzini, di proprietà comunale.
Con “BeeDINI – Vizzini 2030”, progetto sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, il Castello sarà infatti il protagonista di un processo di sperimentazione per far si che un bene pubblico possa diventare un bene comune, non solo per essere riscoperto dai suoi abitanti, ma soprattutto per trasformarsi in un “cantiere” di imprenditoria sociale . Ed è proprio da un cantiere che la strada da percorrere al fianco della comunità vizzinese ha iniziato ad essere tracciata. Per questo motivo nell’estate 2020 è stata incaricata una ditta edile vizzinese per il ripristino dell’Ex Carcere Mandamentale, così da riportarlo alle condizioni che permettano di tornare ad accogliere al meglio le persone. Il Castello – ex carcere sarà il fulcro delle attività di progetto, ma per diventarlo deve tornare ad essere uno spazio popolato e un luogo portatore di valori per l’intero paese.
Ma il cantiere al castello non è stata l’unica attività svolta fino a questo momento. Per conoscere i vizzinesi, le loro aspettative, i loro sogni e bisogni il DiCAr, affiancato da Officine Culturali, ha avviato una densa mappatura di comunità: un’indagine durata diversi mesi e intrapresa allo scopo di far emergere le percezioni di chi abita e lavora nel territorio. Il Castello- ex carcere, infatti, non dovrà solo ospitare attività e iniziative di carattere culturale, ma sarà soprattutto la sede di una nuova impresa sociale che, recuperando alcuni saperi produttivi agroalimentari del territorio come quello del miele, intende avviare la produzione di derivati legati al mondo delle api. Il progetto “BeeDINI – Vizzini 2030” si prefigge l’obiettivo di coinvolgere con processi di partecipazione attiva la comunità e di avviare allo stesso tempo percorsi formativi e di accompagnamento che serviranno a creare nuovi scenari di autoimprenditorialità sul territorio, dando vita ad un’alternativa che possa contribuire al contrasto del fenomeno dello spopolamento delle aree interne, molto presente anche nel comune vizzinese.
Le attività svolte e quelle che si svolgeranno nei mesi a seguire sono state presentate ufficialmente al paese, al territorio circostante e agli stakeholders durante la conferenza di presentazione di “BeeDINI – Vizzini 2030”, che dal 28 settembre al 3 ottobre 2021 è stata preceduta da “BeeLAB” un’iniziativa per e con la comunità vizzinese. Durante “BeeLAB” si sono tenuti due laboratori che hanno visto sciamare dentro e intorno al Castello – ex carcere non solo i partecipanti alle attività, ma anche molte persone incuriosite da quello che si stava facendo o da un cancello aperto dopo tanto tempo. Dal 20 al 30 settembre si è svolto infatti, nelle strade intorno al Castello – ex carcere, il laboratorio itinerante di muralismo, tenuto da Emanuele Poki con Luprete. Insieme ai residenti, ad alcuni cittadini stranieri e al team di Officine Culturali le strade che portano al castello si sono popolate e colorate con un’attività svolta per riappropriarsi di un itinerario poco percorso: tramite la realizzazione comune di più interventi di arte murale si è lasciato nel tessuto urbano un segno che connette il centro del paese con il monumento.
Un’iniziativa che si è svolta anche grazie all’amministrazione vizzinese che si è adoperata per rendere possibile il laboratorio, divenuta un’occasione per costruire nuovi itinerari e nuovi scenari per la città. Dal 28 settembre al 3 ottobre, all’interno delle iniziative di “BeeLAB”, si è svolto anche il laboratorio di autocostruzione tenuto da Marco Terranova con Chiara Pisano, durante il quale vizzinesi di antica e nuova generazione si sono resi partecipi della realizzazione di alcuni arredi della sala sociale del Castello-ex Carcere: oltre ad avere la possibilità di conoscere la versatilità del legno, i partecipanti hanno avuto l’occasione di cooperare insieme per raggiungere degli obiettivi comuni sperimentando attivamente il lavoro di gruppo.
Le iniziative di “BeeLAB” si sono concluse il 7 ottobre al Castello – ex carcere mandamentale con la conferenza di presentazione del progetto ”BeeDini – Vizzini 2030” alla quale sono intervenuti: Vito Cortese, Sindaco di Vizzini, Pietro La Rocca, Assessore ai Beni Culturali di Vizzini, Francesco Mannino, Presidente di Officine Culturali, Stefano La Malfa e Salvatore Bordonaro (con il gruppo di lavoro composto dai docenti Stefano La Malfa, Gaetana Mazzeo, Giuseppe Timpanaro e Salvatore Bordonaro), Di3A – Unict, Sara Altamore (del gruppo di lavoro guidato dalla docente Laura Saija) Dicar – Unict, Emanuela Pistone, Presidente dell’Associazione Isola Quassùd, Antonino Coco, Vicepresidente dell’Associazione regionale apicoltori siciliani, Corrado Assenza, patron del Caffè Sicilia di Noto, Michele Caruso coordinatore amministrativo del progetto. Ha concluso i lavori della conferenza Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione CON IL SUD.
Durante la conferenza sono stati presentati i primi risultati della mappatura di comunità: lo studio svolto dal team del Dicar – Unict riporta una mappa del territorio vizzinese che vede la necessità di ricucire il sistema città con il sistema campagna per rinsaldare il rapporto che giovani e giovani adulti hanno con quest’ultima e che invece gli adulti hanno con il centro storico cittadino, così da poter innescare un processo di sviluppo territoriale comune. Da questa intensa attività di indagine nasce anche il comitato di indirizzo: un gruppo aperto e permeabile composto da vizzinesi che avrà l’obiettivo di tracciare la rotta di “BeeDINI – Vizzini 2030” in modo che il progetto risulti sempre un percorso utile ai bisogni dell’intera comunità.
Officine Culturali e i partner del Di3A – Unict, l’Associazione regionale apicoltori siciliani, Isola Quassùd e il Caffè Sicilia di Noto hanno presentato anche il ricco calendario di attività che si svolgerà nei prossimi anni: formazione sul mondo delle api, sulla filiera lattiero casearia e olivicola, apididattica, attività ludico didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, teatro sociale, master class di pasticceria, percorso di accompagnamento alla creazione di una nuova impresa sociale saranno solo alcune delle iniziative che si svolgeranno al Castello – ex carcere mandamentale con e per la comunità vizzinese.