Quell’ordinanza anti-degrado che non piace: “Vigili sui tetti per guardare in casa dei catanesi”

 Quell’ordinanza anti-degrado che non piace: “Vigili sui tetti per guardare in casa dei catanesi”

“Una bizzarra ordinanza del neosindaco Trantino dissuade dal sedersi sui sagrati, sui gradini, sulle soglie, sulle pavimentazioni, sui muretti e (pure!) sugli arredi urbani”. Il Partito democratico attacca senza pietà l’ordinanza sulla sicurezza e il decoro firmata dal sindaco Trantino. A intervenire sono la segretaria provinciale, Maria Grazia Leone, e Salvo Spagano, responsabile Dem degli enti locali. “Stando così le cose, in astratto, è vietato sedersi perfino sulle panchine, costituendo senz’ombra di dubbio esse parte dell’arredo urbano! Ma vabbè, è sindaco di primo pelo, una svista gliela si concede. Una”.

Sarcastico anche Maurizio Caserta, che affida il suo commento alla pagina personale di Facebook: “A breve i vigili urbani catanesi – scrive Caserta – saliranno sui tetti muniti di binocoli per guardare cosa accade nelle case dei catanesi. Recita una ordinanza del Sindaco di Catania del 13 luglio, al primo punto, che ‘è fatto divieto a chiunque, con il proprio comportamento, nei luoghi pubblici e nelle private dimore, di essere causa di turbamento e pregiudizio dell’ordinata e civile convivenza, recare disagio o essere motivo di indecenza. Speravamo che prima dell’’insediamento del Consiglio Comunale il Sindaco di Catania si limitasse a consegnare mastelli e accendere lampadine. E invece ha voluto tutto per se il merito di questa rivoluzione, la fine della distinzione tra spazi pubblici e spazi privati.

“Sono sicuro – sottolinea Caserta – che ha chiesto agli uffici di emanare l’ordinanza il 14 luglio, sicché dopo la rivoluzione dell’89 si potesse parlare di quella del ’23. Ma gli uffici avevano fretta. Volevano anch’essi essere parte della Storia”.

Potrebbe interessarti

WP Radio
WP Radio
OFFLINE LIVE